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  • Immagine del redattoreLuigi Tomaselli

TERAPIA INTENSIVA CRITICA? I NUMERI RACCONTANO UNA STORIA DIVERSA: INEVITABILE IMPREPARAZIONE!

IN QUESTI GIORNI SI PARLA DI CRITICITÀ DELLE STRUTTURE PUBBLICHE (smantellate in passato a favore di quelle private) DI RECEPIRE L'AUMENTO DEI CASI DI RICOVERARTI IN TERAPIA INTENSIVA. MA E' PROPRIO VERO?

Oggi analizzerò la relazione percentuale nazionale che contribuiscono alla formazione del totale dei positivi

  • ricoverarti con sintomi

  • ricoverati in terapia intensiva

  • ospedalizzati ( = ricoverarti con sintomi + ricoverati in terapia intensiva )

  • in isolamento domiciliare

  • totali ( = ospedalizzati + in isolamento domiciliare )


Scegliamo gli ultimi tre giorni 19, 20 e 21 marzo.


Di seguito i valori dei totali di tutti i parametri pandemici degli ultimi tre giorni analizzati e le rispettive variazioni giornaliere.


Di seguito uno zoom sui parametri che descrivono la positività cumulativa e quella giornaliera con le variazioni:



Graficizziamo in percentuale i valori assoluti dei tre giorni esaminati:


Dalle percentuali dei cumulativi si deduce una bassissima incidenza dei positivi ricoverati in terapia intensiva rispetto al totale dei positivi, paria circa lo 0,6%.


Graficizziamo adesso in percentuale le variazioni dei tre giorni esaminatati:

Anche dalle percentuali della variazioni, si evince una bassissima incidenza dei positivi ricoverati in terapia intensiva rispetto al totale dei positivi, comunque inferiori all'1%.


Mettiamo infine in grafico le variazioni che identificano solo il totale ospedalizzati e le sue componenti:

Dalle percentuali delle variazioni limitate al totale degli ospedalizzati, si rileva una bassa incidenza dei positivi ricoverati in terapia intensiva rispetto al totale degli ospedalizzati, intorno all'11%.


Mi chiedo? Ma di cosa stiamo parlando?

Di una reale criticità a fronte di una incapacità ricettiva delle terapie intensive di tutte le strutture ospedaliere italiane o forse quello che sta accadendo è il segnale di una poco oculata scelta dei governi precedenti che hanno fatto migrare la sanità pubblica in quella privata per i motivi che tutti possono comprendere?

In ogni caso, ci sarebbe stato tutto il tempo necessario a prepararsi al prevedibile nuovo attacco del virus (già dai primi di settembre 2020), ma gli interessi privati dell'immediato superano sempre quello del bene della società.
GRAFICI A BOLLE SINCERI

CLICCATE SUI GRAFICI NAZIONALI E REGIONALI (osservate per quest'ultime le evidenti diverse realtà che non sposa il dato nazionale): GUARDATE E LEGGETE VOI STESSI COME FOSSE GIA' TUTTO PREVEDIBILE DALLA FINE DELLA SCORSA ESTATE (DIMENSIONI DELLE BOLLE, PIU' GRANDI GIA' DAI PRIMI DI SETTEMBRE) QUANDO INASCOLTATO LO SEGNALAI AL MDS, AL ISS, AL DPC E AI MEDIA TELEVISIVI E DELLA CARTA STAMPATA.


GRADIENTE NAZIONALE e REGIONALE dei Positivi Ricoverati con Sintomi


GRADIENTE NAZIONALE e REGIONALE dei Positivi Ricoverati in Terapia Intensiva


GRADIENTE NAZIONALE e REGIONALE del Totale dei Positivi Ospedalizzati:


GRADIENTE NAZIONALE e REGIONALE dei positivi in Isolamento Domiciliare:


GRADIENTE NAZIONALE e REGIONALE del Totale Positivi:

Nota: questo gradiente, diversamente dai precedenti espressi per 100.000 persone, è espresso in percentuale, per l'uso che si fa come termometro pandemico. In ogni caso, basta moltiplicare il valore percentuale indicato per 100.000 per ricondurlo, in valore assoluto, a valori paragonabili con quelli precedenti.


CONCLUSIONI

Le mie conclusioni sono note da mesi da chi mi legge e penso che anche Voi concordiate con la mia preoccupata certezza che, dietro questo continuo scoraggiante bombardamento mediatico, si nasconda più di quanto dovrebbe essere detto (disfacimento della sanità pubblica, intempestività d'intervento, incapacità gestionali nazionali ed europee, specialisti incoerenti, interessi personali, interessi aziendali, interessi di partito, interezze nazionali.......).


Un saluto

Luigi


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