top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreLuigi Tomaselli

SARS-CoV2: RICONOSCIUTO DAI MEDIA IL RAPPORTO DI PROPORZIONALITÀ. MA I COSTI DEI TAMPONI QUALI SONO?

DATI DI IERI 08/05/2021


Da circa un anno segnalo, con insuccesso, che l'INDICE DI POSITIVITÀ o INDICE DI CONTAGIOSITÀ o, recentemente, TASSO DI POSITIVITÀ, proposto quotidianamente dai media televisivi e dalle testate giornalistiche, non rappresentava l'andamento reale dell'evoluzione pandemica che, invece, ho interpretato e verificato con i miei tre TERMOMETRI PANDEMICI, noti e chi mi segue:

  1. GRADIENTE DI POSITIVITÀ

  2. INDICE DI CONTAGIOSITÀ

  3. RAPPORTO DI RELAZIONALITÀ

Ebbene, ieri sera nel TG1 delle 20:00 e poi in quello odierno delle 8:00 ho sentito, per la prima volta, identificare, la percentuale presentata, come "RAPPORTO di Positività sul totale dei Test Effettuati" (TAMPONI), declassando l'INDICE mediatico ad un semplice e RAPPORTO (che io ho sempre dichiarato, pur essendo non significativo ai fini del controllo pandemico, "DI PROPORZIONALITÀ") ma che non è quello che vorrebbero comunicare.



La dicitura infatti non è corretta ma l'uso recente del termine RAPPORTO mi segnala che qualcosa finalmente è in fase di comprensione o che qualcuno, a cui ho segnalato l'errore, ha letto le mie tante email.

Siamo sempre alle solite: La Comunicazione non è controllata dagli specialisti e chiunque può dire tutto e il contrario di tutto! Tanto la gente non vuole pensieri: l'importante è usare termini come "calo dei contagi", "curva stazionaria", "vaccinazioni in aumento", "riduzione dei decessi" e così via. A proposito di quello che avete visto nel video, associare la diminuzione del RAPPORTO DI POSITIVITÀ alla riduzione dei DECESSI è completamente sbagliato a causa della latenza che non può associali temporalmente se non con un ritardo fra i due eventi, ma chi se ne accorge? I DECESSI di oggi non sono legati alla riduzione del NUOVI CASI di oggi ma, lo sappiamo tutti, a contagi avvenuti settimane o mesi fa di persone magari pluri-patologiche ed in genere anziane, ma chi se ne frega. L'importante è essere positivi, non sierologicamente, ma attitudinalmente. Stiamo andando verso il GIALLO ITALICO e l'estate che aspettiamo tutti con speranza (non il ministro della salute) è vicina. Speriamo che la gente capisca che solamente la protezione acquisita col necessario vaccino nazionale, non è sufficiente. La pandemia è globale, se no si sarebbe chiamata epidemia. Curaci in Italia e raggiungere l'immunità di gregge nazionale non produrrà nel tempo effetti benefici se non si debellerà il virus in tutto il pianeta.


Ma torniamo alla correttezza dell'informazione per me fondamentale.

Dire "RAPPORTO di Positività sul totale dei Test Effettuati" matematicamente significa questo:


X = RAPPORTO di Positività / totale dei Test Effettuati =

= (NUOVI CASI / Y) / TAMPONI EFFETTUATI

  • Y potrebbe essere qualsiasi parametro pandemico e il candidato, più immediato e intuibile, è il CUMULATIVO DEI NUOVI CASI ma, anche in questo caso, X non rappresenterebbe nulla.

Il termine RAPPORTO, matematicamente, indica l'uso di una frazione fra due numeri e quindi il 3% dichiarato oggi non è riconducibile a quanto dichiarato dalla giornalista di turno Simona Paoletti ma solo al RAPPORTO DI PROPORZIONALITÀ fra NUOVI CASI (10.176) e TAMPONI EFFETTUATI(338.436) percentualizzato e sempre insignificante a livello di controllo dell'evoluzione pandemica ma solo di informarci di quanti nuovi casi sono stati identificati oggi a fronte dei Tamponi effettuati.


ANALIZZIAMO MEGLIO QUESTO RAPPORTO DI PROPORZIONALITÀ

Essendo i tamponi di ieri, 08.05.2021, stati fatti sia con TEST MOLECOLARE (più efficace: 9.656 NUOVI CASI individuati su 170.705 TAMPONI Effettuati) e TEST ANTIGIENICI RAPIDI (molto meno efficaci; 518 NUOVI CASI individuati su 167.731 TAMPONI Effettuati), comunicare mediaticamente il dato globale del RAPPORTO DI PROPORZIONALITÀ cumulativo (3,01%) è fuorviante oltre che incorretto: quello più giusto dovrebbe essere 5,66% che rappresenta l'incidenza percentuale maggiore individuato col molecolare.

Quest'analisi ci dice che, a parità di test molecolare e antigienico fatti, mediamente 170.000 per ognuno, quello MOLECOLARE è molto più efficace e ripaga totalmente i costi sociali connessi, mentre l'ANTIGENICO RAPIDO che ha un rendimento minimo comporta costi sociali non sono giustificabili.

Domanda: PERCHE' CONTINUARLI A FARE?


ANALIZZAIMO I COSTI

Il costo medio, da ALTROCONSUMO, di un TAMPONE MOLECOLARE è pari a 86,00 euro, mentre quello di un TAMPONE ANTIGENICO RAPIDO è pari a 38,00 euro, apparentemente più conveniente. Calcoliamo i totali:

  • COSTI MEDI TAMP.MOLECOLARE = 86,00€ x 170.705 = 14.680.630,00€

  • COSTI MEDI TAMP.ANTIG. RAPIDO = 38,00€ x 176.731 = 6.715.778,00€

ma se rapportiamo questi costi al numero di CASI INDIVIDUATI di ognuno, possiamo dire che i costi valgono:

  • COSTO MEDIO TAMP.MOLECOLARE = 14.680.630,00€ / 9.656 = 1.520,40 €/CASO INDIVIDUATO

  • COSTO MEDIO TAMP.ANTIG. RAPIDO = 6.715.778,00€ / 518 = 12.964,82 €/CASO INDIVIDUATO

ovvero il costo medio GIORNALIERO di investigazione con TAMPONI ANTIGENICI RAPIDI è 8,5 volte maggiore di quello fatto con TAMPONI MOLECOLARI. Moltiplicatelo per un anno e ne capire l'impatto totale.

Se invece facessimo solo test con TAMPONI MOLECOLARI e trovassimo valori, per esempio e nel caso peggiore, doppi di quelli fatti (9.656x2=19.312), il rapporto diventerebbe questo:

  • COSTI MEDI SOLO TAMP.MOLECOLARE = 86,00€ x 338.436 = 29.105.496,00€

con quest'ipotesi, il COSTO MEDIO dei soli TAMPONI MOLECOLARE è pari a 29.105.496,00€ / 19.312 = 1.507,1 €/CASO INDIVIDUATO. Il costo per caso individuato, in caso di un ipotetico raddoppio, è addirittura inferiore q quello prima valutato. Se fossero pochi di meno, aumenterebbe ma non certo raggiungerebbe quelli dei Tamponi Antigienici Rapidi, inutili ma falsamente convenienti a chi li paga e sicuramente convenienti alle strutture che eseguono questo test.

NON CREDO CI SIA ALTRO DA AGGIUNGERE!


Ripeto: PERCHE' CONTINUARE A FARE TAMPONI ANTIGENICI RAPIDI che sono più costosi globalmente, poco affidabili e alterano la percentuale del RAPPORTO DI PROPORZIONALITÀ segnalando una situazione migliore, inesistente ma comunque non attendibile?

Posso solo supporre che ci siano i soliti inevitabili interessi economici di chi, in questo periodo, sta guadagnando tanto, forse troppo!

Ma gli specialisti ed economisti che fanno oltre ad andare nei vari Talk Show?


Un saluto

Luigi




37 visualizzazioni0 commenti

Commentaires


bottom of page