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  • Immagine del redattoreLuigi Tomaselli

SAR CoV-2: VELENOSO ANTIPASTO PANDEMICO PRIMA DEL PRANZO BELLICO O COLTURA BATTERICA IMPAZZITA!

Aggiornamento: 2 mar 2022

SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ IN UNA SETTIMANA SIAMO PASSATI DA UN PROBLEMA GRAVE AD UNO TERRIFICANTE.





Il mio passato riemerge e i dubbi incalzano!

Oggi Ho quasi settant'anni e una vita "piena di solitudine spirituale, svuotata degli amati affetti familiari e sradicata dalle origini speciali", che in un'estate del 1974 ha subito l'impulso decisivo per diventare tale e, irreversibilmente, ingannata da false promesse di rientro a Catania, dopo la breve permanenza universitaria a Torino per frequentare l'ambito Politecnico!

Volevo diventare e sono diventato un ingegnere, come voleva la mia anima, ma il prezzo pagato è stato molto alto e oggi capisco, più che mai, che noi tutti siamo solo tronchi galleggianti trascinati da un fiume talvolta calmo, talvolta impetuoso che, dopo aver viaggiato in un alveo più o meno articolato, per circa cinquant'anni, seguendo il percorso naturale dettato dall'ovvietà delle pendenze, si trova ormai prossimo alla "terza cascata" per forse non raggiungere mai la promessa foce del mare accogliente che mi è stato lontano per tutta la vita.

Nasco il giorno 8 del luglio del 1952, nel decennio di rinascita del dopoguerra planetario ed oggi nella parabola discendente della mia vita, che speravo fosse almeno serena e che mi permettesse di riabbracciare i miei amati figli rimasti a Torino, dopo quasi mezzo secolo di pace, sono a ridosso, come tutti, di un nuovo conflitto planetario di cui ancora non ci rendiamo conto e che non è possibile imbrigliate in "Termometri" che ne possano predire l'evoluzione, se dovesse iniziare, come ormai tutti temiamo.

Ero giovane, desidero di capire chi fossi, da dove provenissi, perché esistessi, quale fosse il mistero dell'improbabile vita che presuppone una morte certa, come ci collocavamo nell'universo di cui ancora non abbiamo certezze sull'origine, nonostante le varie teorie, e del perché la vita si sia sviluppata proprio sulla Terra. Avevo circa vent'anni o poco più e mio cugino, Alberto, un giorno mi portò con se in casa di un tale Eugenio Siragusa a Valverde (un piccolo paesino sull'Etna tra Nicolosi e Mascalucia, non lontano da Catania) che, nelle riunioni pomeridiane con gente, attratta dalle sue interpretazioni cosmiche, ci raccontava le sue esperienze ed in particolare del suo primo contatto con una civiltà extraterrestre avvenuto nel 1962 sul monte Sona, alle falde dell'Etna.

Tutti eravamo incantati dal suo sorriso a denti bianchi e dalla sua figura carismatica, dalla sua musica ancestrale che suonava sulla sua pianola magica, dalla foto di "Adoniesis" incontrato nel marzo del 1972, suo mentore extraterrestre, e lo fummo per tanto tempo ma, come tutte le cose, anche le teorie più affascinanti vengono prima accolte con entusiasmo e poi demolite dalla razionalità che tende a spiegare l'inspiegabile e nel mio caso, anche dalla partenza per Torino. Il tempo ha poi relegato nel dimenticatoio la mia emotività cosmica a favore di una più pragmatica razionalità emotiva che ha sempre pervaso la mia vita.

UFO e BOMBARDIERI

Oggi, stimolato da un recentissimo post di Red Ronnie, indicatomi da mia figlia Elisa, del cui contenuto bellico-protettivo non entro nel merito, colgo solo l'impulso retrogrado, spinto dal desiderio di riattivare quei "canali emozionalfantastici" che hanno pervaso e invaso la mia fiduciosa giovinezza, ma con considerazioni spazio-temporali, forse eticamente possibili o probabilmente improbabili o improbabilmente probabili.


E se fossimo solo l'ennesimo tentativo di un esperimento di creazione di vita con una spregiudicata COLTURA BATTERICA sfuggita dalle mani di una delle tante "civiltà extraterrestri" dopo i precedenti fallimenti con gli Aztechi, con i Maja, con gli Egizi o con altri tentativi con altre potenti, parallelamente simili civiltà, implose nella loro presunzione di onnipotenza? Figli di un Dio minore!

Una volta Babele, con la sua verticalità torreggiante, creò confusione per mancanza di comunicazione, oggi la rete dei social, nella sua orizzontalità spalmata, si confonde e ci confonde per eccesso di comunicazione.


Isaac Asimov, biochimico Russo, divulgatore scientifico, meglio consciuto come scrittore di "fantascienza razionale" (padre delle leggi della robotica) naturalizzato Statunitense, in uno dei suoi più bei libri che lessi da giovane e che ho riletto molte altre volte, associò la stupidità umana ad un "corollario cosmico" che estese, senza dubbi, ad altre civiltà intergalattiche e che esplicitò nel titolo disperato o sconfortato "NEANCHE GLI DEI" che fu anche oggetto di uno dei miei primi post degli inizi di aprile 2020, qualche giorno dopo la creazione del sito, raggiungibile al seguente link:

che vi inviterei a leggere poiché predittivo di un'approccio sconsiderato che era risaputo a tutti che sarebbe stato causa di distruzione.


EUGENIIO SIRAGUSA o....... E' UN GENIO SIRAGUSA?

E allora ho cercato nel web e rivisto e risentito quello che quell'Eugenio Siragusa, cinquant'anni fa, diceva nelle riunioni a Valverde a casa sua e nelle affollate Convention al Excelsior Grand Hotel di Catania a cui partecipai con mio cugino Alberto e che oggi rimbombano come "anatemi osmotici" o peggio come "Cassandriche previsioni di sventure".


Anche l'amico, conterraneo Franco, amato da sempre da me e anche da mio figlio Giuseppe, ne condivise i pensieri e sembrerebbe che una delle più belle sue canzoni sia stata dedicata proprio a Lui.

  1. Questo sentimento popolare nasce da meccaniche divine, un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te.

In un'intervista radiofonica fatta negli anni 90, Eugenio Siragusa racconta la sua esperienza che ho avuto la possibilità di condividere anche in raduni notturni sul monte Sona alle falde dell'Etna in attesa di un avvistamento che io non ho mai avuto. Ma non è questo il problema! La verità risiede nell'anima risonante a vibrazioni cosmiche è che io c'ero e le emozioni erano fortissime e positive. https://www.youtube.com/watch?v=WUyDrUDneLk


Non commento più di quanto non abbia già fatto. Ognuno creda qual che vuole ma l'unica certezza come disse Albert Einstein è solo sulla stupidità umana ma mi auguro non di tutti!


Franco, cosa starai pensando oggi ma, dovunque tu sia, abbi cura di noi!

Abbiamo bisogno dell'amore che cantavi e di cure dell'anima, ma l'atomica, che ci guarda, è la massima espressione della stupidità umana.


Speriamo nell'impossibile!


Vi abbraccio

Luigi



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