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  • Immagine del redattoreLuigi Tomaselli

SAR CoV-2: CRITICITA' REALE, POCA LUNGIMIRANZA o CASINO NATALIZIO: SAN(R)EMO FELICI PRIMA O POI?

Aggiornamento: 31 dic 2021




Tempo fa scrissi due post in cui analizzai i dati ISTAT sulla Mortalità per cause polmonari e comunque legate a problemi del sistema respiratorio e patologie aggiunte.

del 5 aprile 2020 Interpretazioni Statistiche (ISTAT) sulle cause dei Decessi per malattie Polmonari fatte a marzo 2020 e pubblicate dopo pochi giorni dell'apertura del sito;

del 28 marzo 2021 per riprendere il discorso Statistico iniziato circa un anno prima.

Oggi 29/12/2021 sento il bisogno di riaprire l'argomento perché noto che chi sta programmando il futuro, in base alle evidenza del presente, non tiene conto dell'esperienza passata. Navigazione a cabotaggio o "management by panic"!

Perché oggi tutti, gli "specialisti dei consuntivi" sono così preoccupati della possibile saturazione delle strutture ospedaliere destinata alla TERAPIA INTENSIVA (T.I.)?

Cosa hanno e detto fatto fine ad un mese fa o prima? Non riuscivano ad immaginare, non dico calcolare, che la situazione sarebbe degenerata a fronte delle libertà concesse con "l'imbiancatura dell'Italia? Tra poco gialla e perché no arancione. Mi auguro non rossa!

Non riuscivano a prevedere la criticità è delle singole regioni e davano informazioni non coerenti per tutta l'Italia che si estende per circa 2.000 km dal Nord al Sud, che ha differenti realtà sociali, industriali e meteorologiche?

Non capivano che, dopo la mutazione Alfa, Gamma e poi Omicron, bisognava prepararsi all'invasione delle strutture destinate alla Terapia Intensiva di nuovi contaggiati gravi e quindi organizzarsi in tempo?

Invece di fare gli usignoli Natalizi i nostri "tre virologi mediatici", con una caduta di stile inaspettato, avrebbero dovuto disertare i troppi Talk Show per supportare la vera "Cabina di Regia" che forse hanno confuso con quella del programma della tuttologa domenicale?

Sono molto indignato nel vedere come oggi tutto si banalizzi con informazioni contrastanti e non verificate, magari con un semplice Twitter o un icona di Whatsapp e ci sia poi poca predisposizione a capire e risolvere i reali Problemi. Che cosa ho fatto, allora?
BREVE SINTESI "ABCDE"

Di seguito riporti in una TABELLA e in GRAFICO i dati pandemici che voglio analizzare (ABCDE) per capire meglio cosa sta accadendo. Non sono un NO VAX ma nemmeno un NO BRAIN! Magari mai sto sbagliando, ma almeno sto cercando di capire le ragioni del panico di questo fine settimana del 2021.

l'incipit da cui sono scaturite le ulteriori analisi che adesso espongo nasce dall'esame del grafico del Mio GRADIENTE DEI DECEDUTI sul quale ho individuato 5 punti (ABCDE) che identificano variazioni di risposta alla pandemia con le azioni prese (mascherine, vaccini, lockdown,etc...).

Dopo una situazione di "tranquillità"(AB) della quale nei miei post dell'epoca ne segnalai "l'apparenza", agli inizi di ottobre i decessi cominciarono ad aumentare rapidamente fino a fine 2020 (BC), per poi subire un lento rallentamenti fino a maggio 2021 (CD). Da maggio di quest'anno ai giorni nostri il rallentamento nel numero dei decessi è stato notevole, grazie ai vaccini e alla presa di coscienza che l'uso della mascherina diventerà una consuetudine irrinunciabile.

Per ogni punto ho considerato i parametri pandemici d'interesse, che riporto nella TABELLA e che parlano da soli.

e nel GRAFICO corrispondente l'andamento dei numeri pandemici che conferma definitivamente quello che tento da mesi di dire e che, in questi giorni, sto ripetendo, stupito del panico che la gente sta vivendo nella "frenesia tamponica".

  • I decessi cumulativi che stavano aumentando fino al maggio 2021, oggi sono in notevole riduzione. E' il classico fenomeno della "latenza" o "tempo di risposta dei sistemi" ovvero dell'intervallo che occorre fra l'inizio della cura e i suoi effetti;

  • La presenza giornaliera di Ricoverati in TERAPIA INTENSIVA che erano aumenti alla fine del 2020, oggi è in netta diminuzione (1.038 presenze in Italia il 24/12/2021);

  • I malati gravi (in T.I. e fuori) poi deceduti passano da un picco giornaliero di 628 il 22/12/2020 a 164 il 20/05/2021 (3,8 volte in meno) a 141 il 24/12/2021, quindi 4,4 volte in meno! Significa che, da otto mesi la situazione si è praticamente stabilizzata!

  • La presenza giornaliera di ricoverati in T.I. che raggiunse valori massimi nell'inverno 2020, ha visto notevoli dimissioni per "decesso" o passaggio a "ricoverati con sintomi" fino al maggio 2021 per posi risalire a presenze critiche inferire a 15 ricoverati il 24/12/2021. Lo si nota anche dalla curva dei decessi che sale da 69.842 a 124.810. E' sempre il solito problema della "latenza" applicata ai decessi dei malati contagiati nei mesi precedenti. La risposta del sistema "contagio-decesso" o "cura-guarigione" è sempre molto lenta!

  • ma il dato più significativo è quello dell'aumento del numero dei NUOVI POSITIVI e non di quello dei NUOVI CONTAGIATI! I NUOVI POSITIVI, in salita fino fini a fine 2020 (1.551), hanno subito una lenta discesa fino a maggio 2021 (1.334) per poi risalire enormemente sino ai giorni nostri (3.345) a causa dello spropositato aumento del numero dei TAMPONI che la gente sta facendo, saturando Hub vaccinali e Farmacie, solo per avere la possibilità di festeggiare il Natale prima e il Capodanno stasera!

Che pazzia! e che panico ingiustificato perché i NUOVI POSITIVI, ripeto, non sono i NUOVI CASI di positività individuati dai TAMPONI effettuati, che sono molto di più perché chi ripropone mediatamente non tiene conto (volutamente - sbadatamente) dei DIMESSI&GUARITI e dei DECEDUTI (leggi Post precedente quando lo spiego in "contocorrentese").

Scorri e dai grafici a bolle capirai meglio.


Ho infine voluto fare un ultimo sforzo per confrontare, ancora una volta, le le cause di decessi per patologie del sistema respiratorio con quelle legate alla pandemia.

Partiamo dal mio DATA BASE PARZIALIZZATO

Ho semplicemente rivisitato il mio Data Base, per riproporre, a distanza di più di un anno, quei concetti espressi in un momento in cui era scarsamente popolato e ci trovavamo veramente in una fase critica e nuova per tutti. Lo "tsunami pandemico" ci stava travolgendo e le azioni prese furono quelle più giuste che potevano prendersi in un momento in cui gli esperti dovevano riorientersi. E i risultati buoni si sono visti.

Non pretendo che lo leggiate, lo mostro semplicemente, parzializzato nei punti d'interesse poiché molto lungo, e per fare vedere, l'evoluzione degli ultimi 20 giorni in cui la "media mobile" dei ricoveri in TERAPIA INTENSIVA (T.I.) si è stabilizzata a 94 malati gravi e perché è la fonte delle mie considerazioni:

La "media mobile" è stata fatta per i 387 giorni del periodo analizzato, dividendo il cumulativo a quel giorno per il numero di giorni intercorsi dal 3/12/2020.


Nelle prime 13 colonne sono riportati i parametri pandemici che scarico dal sito GitHub del Ministero delle Salute, ormai mensilmente, prima una volta giornalmente. Non mi servono più i dati giornalieri presentati dai media, sono più attento al trend.

Per semplicità ed essendo un campione più significativo, ho analizzato il periodo che va dal 03/12/2020 (introduzione nel DB Ministeriale del numero degli Ingressi in Terapia Intensiva) al 24/12/2021. Ho solo nascosto le righe che vanno dal 07/12/2020 al 04/12/2021. Il giorno 24/12/2020 avevamo in T.I. 1.038 ricoverati.

  • La colonna b) riporta la "media mobile" dei ricoverati giornalieri in T.I.

  • La colonna c) riporta la "media mobile" dei deceduti giornalieri in T.I.

  • La colonna d) riporta la "media mobile" dei guariti giornalieri in T.I.

  • La colonna e) riporta il numero dei deceduti giornalieri totali.

  • La colonna f) riporta il numero dei deceduti giornalieri in T.I.

  • La colonna g) riporta il numero dei deceduti giornalieri per altre ragioni, non in T.I.

Chi avesse curiosità statistica la può soddisfare leggendo i numeri.

  • Nella cella a) "Ipotesi di mortalità media statistica" ho indicato la massima percentuale valutata statisticamente (40%) dei decessi in TERAPIA INTENSIVA (T.I.). In genere quindi il 60% si salva! E' già questa è una buona notizia!

Di seguito un'estratto dell'articolo utilizzato, completo al seguente (Link)

........ omissis ........
Riassumo in questa tabella le mortalità di queste terapie intensive:
Rianimazione 1, 6 letti (serie A) – mortalità 40-50%%
Rianimazione 2. 6 letti (serie A) – mortalità tra 40% e 50%
Rianimazione 3, 6 letti (serie B) – mortalità 80%
Rianimazione 4, 4 letti (serie C) – mortalità 100%.
Conclusione: mortalità in terapia intensiva per Covid-19
La mortalità in terapia intensiva per Covid-19 nelle terapie intensive di alto livello (personale qualificato e macchinari adeguati) si aggira attorno al 25-40%, a seconda della complessità dei casi.
La mortalità nelle terapie intensive di basso livello (con personale di fortuna e mezzi inadeguati) si aggira attorno al 80%.
La media è frutto di queste due realtà ben diverse che hanno coesistito durante il momento di massima allerta. Ad oggi la mortalità è tornata al 25-40%, perchè i malati Covid-19 sono assistiti solo nelle terapie intensive di serie A.
Ma cosa succederà se aumenteranno i casi di Covid-19? Fino a quando il sistema reggerà mettendo in campo squadre di serie A per trattare i pazienti Covid-19? Quanto manca al dover mettere in campo squadre di serie B o C?

Detto questo la sintesi è la seguente:

  • La media mobile giornaliera dei RICOVERATI IN T.I. = 94 persone;

  • La media mobile giornaliera dei DECEDUTI IN T.I. = 36,7 ricoverati;

  • La media mobile giornaliera dei GUARITI IN T.I. = 56,4 ricoverati;


  • La media mobile dei DECESSI GIORNALIERI TOTALI = 141 persone;

  • La media mobile dei DECESSI GIORNALIERI IN T.I. = 103 ricoverati;

  • La media mobile dei DECESSI GIORNALIERI per ALTRE RAGIONI = 38 persone;

Se confrontiamo questi ultimi dati dei DECESSI settorializzati (SOLO T.I. e ALTRI) con quelli che avevo valutato nel marzo 2020, relativi alle statistiche ISTAT degli anni 2016, 2017 e 2018 per malattie del sistema respiratorio e patologie aggiunte (1 a >6) che totalizzano in 132 unità la media giornaliera dei tre anni, la conclusione è la seguente:

  • La media dei DECESSI PANDEMICI giornalieri in T.I. (103 ricoverati) è inferiore di 28 persone rispetto a quella dei DECESSI PER PATOLOGIE DEL SISTEMA RESPIRATORIO;

  • La media dei decessi per altre patologie (per esempio Polmonari) è inferire di 94 persone rispetto a quella dei DECESSI PER PATOLOGIE POLMONARI. Questo significa che l'uso della mascherina ha molto ridotto gli effetti influenzali.

Allego per concludere una sintesi di quanto già pubblicato estesamente nei due post prima richiamati, in cui le previsioni che facevo indicavano un sicuro incremento di mortalità per malattie del Sistema Respiratorio negli anni seguenti, commettendo però l'errore (veniale) di attribuzione della cause che oggi sono prevalentemente dovute alla Pandemia e meno alle fasi influenzale invernali per l'utilizzo massivo delle mascherine. In altre parole l'ordine di grandezza delle mortalità media per patologie legate al sistema respiratorio è rimasto uguale (132 a 141), ne è cambiata però la distribuzione:

mentre prima della pandemia le cause di morte erano legate all'influenza, oggi sono dovute alla pandemia aggravate per ambedue dalle patologie aggiuntive indicate in tabella (da 1 a 6 e più)



L'altra importante differenza è che i 48.000 decessi medi annui (132 medi giornalieri) per malattie del Sistema Respiratorio venivano distribuiti "democraticamente" su tutto il territorio Nazionale, mentre i centri di contagio del coronavirus e sue mutazioni si collocano principalmente dove c'e incuranza delle regole di protezione (mascherine, uso di disinfettanti, igiene) e prevenzione (vaccini e tamponi).

Avrei potuto estendere l'analisi al 2018 e 2019 ma, per lo scopo che mi prefiggevo, non l'ho ritenuto necessario. I numeri e le conclusioni sarebbero cambiati di poco.


Ma la vera ragione di questo post ad integrazione dei due precedenti è di capire il motivo per cui non si sia fatto nulla per prepararsi alla prevedibile recrudescenza dei contagi che già, con i miei termometri pandemici, si preannunciavano in risalita in quelle regioni che indicavano prima delle altre il ritorno del virus mascherato adesso da OMICRON di cui se ne parla da mesi come maggiore responsabile delle mortalità in altre Nazioni del pianeta.

Dalla mia analisi, già da più di un mese, si capiva che c'era già maggior fermento in LAZIO, LOMBARDIA, PIEMONTE e VENETO. Non era pertanto necessario potenziare tutte le strutture ospedaliere italiane di TERAPIA INTENSIVA ma bastava iniziare due mesi fa a predisporre quelle che si supponeva potessero intasarsi o meglio ancora a predisporre un piano di trasferimento, anche aereo, nelle strutture ospedaliere meno sollecitate. Ma questa è fantascienza. Quello che preoccupa tanti è sapere se Sanremo si farà o no.

E per i DECESSI idem. Notate comunque come, da circa un anno, la mortalità si sia appiattita in tutte le regioni. Come dicevo prima, la pandemia ha sostituito la mortalità che si registrava negli anni precedenti per le patologie del sistema respiratorio.


Dobbiamo imparare a convivere con i virus che hanno accompagnato e regolato la nostra esistenza da miliardi di anni: è l'unico strumento di difesa della natura contro chi tenta di alterarne gli equilibri millenari.
SA(N)REMO FELICI?

Chissà cosa pensano oggi di loro stessi? Sono imbarazzati e mi auguro forse pentiti?

L'esposizione mediatica talvolta ubriaca anche chi dovrebbe avere il decoro di rispettare la morte di tanta gente che aveva avuto fiducia in loro. Cambiare approccio è lecito in questa fase ancora di "virus mutevoli", ma la serietà è d'obbligo davanti la morte, documentabile, di più di 136.386 anime in 670 giorni (dal 24/02/2020), ovvero 203 decessi medi al giorno.


Anche due importanti testate giornalistiche non scherzano contraddicendosi nello stesso giorno. Era solo il 30/03 di quest'anno (clicca sull'immagine se vuoi saperne di più)



CONCLUSIONI

Cosa dovrei dire ancora che non abbia già detto, inascoltato, da quasi due anni?

L'analisi fatta principalmente per l'anno che oggi si conclude (che esclude il 2020 che ha visto una situazione di panico iniziale fuori controllo che altera le medie mobili) vede una situazione più controllabile, ma non ancora pienamente imbrigliata.

E' solo un problema di prevenzione oculata. Non si può aspettare sempre l'ultimo minuto per prendere decisioni emergenziali e non programmatiche che sono le uniche che garantiscono una crescita reale. La cultura del programma a brevissimo termine deve essere abbandonata per quella a medio, lungo termine. O forse ci sono problemi politico-presidenziali che spingono ad "allevare" il virus per evitare movimenti non voluti. Draghi sta facendo, nel posto che occupa, un ottimo lavoro di rappresentanza europea e i finanziamenti servono.

L'incremento di ricoveri in TERAPIA INTENSIVA era facilmente prevedibile dai numeri pandemici pubblicati dal MdS, che i miei tre termometri pandemici avevano previsto e continuano a prevedere.

Ma poi era così pericoloso? A me non sembra dal mio GRADIENTE dei. R.i.T.I.che ripropongo.


Troppi interessi personali in questa paradossale vicenda in cui tantissimi hanno approfittato per creare confusione, decidere le poltrone e magari arricchirsi sfacciatamente.

Lasciamo il cabotaggio ai naviganti non esperti. "Non siamo tutti sullo stesso Yacht".

Infine cerchiamo di capire meglio la differenza fra NUOVI POSITIVI effettivi e NUOVI CASI di positività rilevata! E' questa la chiave tecnica ma non quella politica!


Chissà se SA(N)REMO FELICI nel 2022 ?

Io ho e mia moglie abbiamo prenotato già la terza dose, essendo in scadenza i 5 mesi di copertura indicati dal nuovo decreto odierno.

E Tu?


Poi ognuno è libero di fare quello che vuole, ma consapevolmente!


Intanto Auguro a Tutti un "Sereno Anno Nuovo".

Luigi






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