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  • Immagine del redattoreLuigi Tomaselli

RISCHIO EPIDEMIOLOGICO: MA COSA STA ACCADENDO? LA GENTE NON CAPISCE! VERITA' OPPOSTE IN BACHECA?



HO TROVATO UN'ALGORITMO CHE SPIEGA COME VIENE CALCOLATO IL MISTERIOSO INDICE R(t) CHE DELEGA PERO' IL PROTAGONISTA RAPPORTO DI PROPORZIONALITÀ (GOV&TV) A DISINFORMARE QUOTIDIANAMENTE LA GENTE MENTRE DECIDE COME SEMAFORIZZARE LE REGIONI ITALIANE.

Provate a leggere la spiegazione del metodo proposto (Metodo-2) con i dati purtroppo non aggiornati ad oggi. Io ho difficoltà, nonostante conosca la materia e ho evitato di cercare il Metodo-1: https://www.epidata.it/Italia/stime_Rt.html#Metodo-2


TERMOMETRI E RISCHIO EPIDEMIOLOGICO A CONFRONTO

A completamento del POST di ieri, ho preparato questa tabella sinottica che mostra l'evoluzione pittorica delle regioni italiane a partire dal 21/02/2021.

Avrei potuto partire da prima ma già questa finestra temporale, che abbraccia sei (6) fasce di RISCHIO EPIDEMIOLOGICO, fornisce le informazioni che voglio ribadire.

Partendo quindi dal 21 febbraio scorso(1^ fascia) fino ad oggi (6^ fascia), controllando i valori percentuali dei 4 termometri, si deduce quanto segue:

  • Indice Governativo: RAPPORTO DI PROPORZIONALITA'

Si passa, nell'arco di 40 giorni, da +4,60% a +5,92% a +6,54% a +7,04% a +7,76% a +6,73% con un valore medio di +6,43%. Significa che mediamente su 100.000 tamponi effettuati sono stati individuati giornalmente 6.432 nuovi casi di positività, dei quali una certa quantità sono stati ricoverati in ospedale con sintomi, un'altra quantità in isolamento domiciliare e una minima quantità in Terapia Intensiva e nessun decesso immediato (è solo una foto giornaliera che ignora la storia). Significa anche che sulla base del valore quasi costante da settimane di questo indice nazionale governativo non si giustificherebbero le evoluzioni pittoriche regionali nemmeno usando gli indici valutabili per le singole regioni. Questa è la chiave di lettura che spiega l'apparente incoerenza segnalata da due testate giornalistiche che, oggi, confermano quanto asserisco da parecchi mesi inascoltato.


Dal 15 marzo ad oggi l'Italia si è tinta di ROSSO solo a causa dell'aumento dei ricoveri in Terapia Intensiva, dell'onda lunga dei contagi pregressi, che le attuali strutture ospedaliere pubbliche non sono in grado di recepire perché smantellate negli ultimi decenni a favore di quelle private che non sono state nemmeno obbligate a riconvertire i privilegiati reparti per VIP o assicurati in degenze per malati critici di coronavirus.


Passando ai miei termometri la situazione è questa:
  • Il GRADIENTE DI POSITIVITÀ, che mi restituisce l'ampiezza giornaliera dei positivi rapportata al cumulativo degli stessi, passa nello stesso periodo da +0,51% a +1,27% a +1,52% a +1,63% a +0,85% a +0,07% denotando l'aumento iniziale nella 2^ fascia a +1,27% e la progressiva decrescita fino al valore di questi giorni pari a 0,07% che ci racconta che il numero dei positivi è in netta diminuzione;

  • L'INDICE DI CONTAGIOSITÀ, che mi informa sulla velocità di contagio rapportando la variazione oggi-ieri al cumulativo dei positivi (per i matematici è una derivata prima), ci racconta che nello stesso periodo si è passati da +0,09% a +0,15% a +0,05% a +0,07% a -0,02% a -0,02%, ovvero ad una drastica riduzione delle velocità di propagazione del virus.

  • Il RAPPORTO DI RELAZIONALITA' fra nuovi positivi e nuovi casi ci informa quotidianamente (foto giornaliera) dell'influenza dei decessi e dei dimessi/guariti nell'equilibrio relazionale che chi mi legge conosce:

NUOVI POSITIVI = NUOVI CASI - DIMESSI.GUARITI - DECEDUTI


L'aumento, auspicato, del numero dei dimessi/guariti e quello purtroppo indesiderato dei decessi, fortunatamente di diversi ordini di grandezza inferiore al precedente, comporta nello stesso periodo l'evoluzione positiva che vede passare i valori da -20,71% a +28,29% a +31,76% a +34,52% a +20,47% a -2,11%.

  • Un valore maggiore di zero (>0) ci racconta di un peggioramento legato ad un aumento dei nuovi positivi per effetto di minori guarigioni o dimissioni (i decessi se ovviamente importanti socialmente ed emotivamente, giocano un ruolo trascurabile nell'equazione relazionare);

  • un valore minore di zero (<0) ci racconta di un miglioramento per il processo inversione cui ci sono molti dimessi/guariti (idem per i decessi) che è quello che sta accadendo in questi giorni in cui i decessi sono legati all'onda lunga dei ricoveri in Terapia Intensiva dei mesi precedenti e alle patologie cumulative dei ricoveranti. Le bacheche dell'edicolante fotografate raccontano una verità incompresa da tanti ma, mi auguro, comprensibile a chi mi legge. Ripeto quanto più volte detto "LA LUCE NEL TUNNEL E' VISIBILE", ma bisogna sempre stare all'erta!


CONCLUDO

I dati sono relativi al 31 marzo. quelli di sintesi precedenti erano quelli de 29 marzo.

NOTA: I grafici a BOLLE seguenti sono relativo ai valori giornalieri mentre quelli a ISTOGRAMMI sono relativi alla media degli ultimi 7 giorni.

  • L'indice ufficiale governativo e televisivo nazionale non fa capire alla gente cosa stia accadendo e perché l'Italia si tinga di ROSSO;


  • L'indice Rt che è quello che con i suoi 21 parametri (troppi per la mia educazione ingegneristica) di controllo determina la colorazione delle regioni Italiane rimane misterioso;

Per quello che dicevo prima, se quotidianamente la gente potesse leggere una sintesi come questa, purtroppo non aggiornata, la gente capirebbe.

  • Infine, i miei tre indici, in modo più semplice e comprensibile, raccontano, ormai da parecchi giorni, un processo di recente miglioramento che non collima con l'evoluzione del RISCHIO EPIDEMIOLOGICO dichiarato ufficialmente e qualcuno finalmente oggi comincia a capire che la distonia cromatica confonde e avvilisce la gente che vuole seguire le regole, se capite, per ripartire e far ripartire il paese.



Io continuo a credere alle mie previsioni che capisco e che riflettono la reale situazione dei contagi e dei nuovi positivi in Italia.


Come già noto a tutti la vera criticità è quella della mancanza di strutture sanitarie pubbliche capaci di recepire i malati in Terapia Intensiva oggi segnalata in un una bacheca di un'edicola in contrapposizione al miglioramento della situazione generale dei contagi e dei positivi. La stessa situazione fu affrontata durante la fase 1 e nessuno, a distanza di un anno, ha predisposto un piano di potenziamento di tali reparti pensando anche di requisire quelli delle strutture private che hanno sostituito quelle ormai ridottissime pubbliche e che tanto hanno guadagnato con le assicurazioni mediche.



Un abbraccio

Luigi



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