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  • Immagine del redattoreLuigi Tomaselli

INDICI PANDEMICI ITALIANI A CONFRONTO: CONTAGIOSITA' INCONFUTABILE - PERICOLOSITA' ECCEPIBILE!

Aggiornamento: 29 nov 2020

Sono mesi che i media forniscono dati che inducono a confusione e poi a disinteresse perché poco chiari e relazionati in maniera non corretta.

Si parla di un misterioso INDICE RT che viene timidamente accennato quando si presentano i dati quotidiani che solo da poco tempo sono stati messi in relazione ad un denominatore possibile ma non adeguato a raccontare e prevedere l'andamento dei contagi. Chi volesse e chi ricorda, di POST che tentavano di spiegare questa incongruenza ne ho scritti tanti.

  1. Inizialmente venivano forniti dai media solo i valori assoluti dei contagi, dei decessi, delle guarigioni, della terapia intensiva etc..... e al massimo si confrontavano con quelli del giorno precedente. Si sapeva poco del coronavirus e quindi la confusione era comprensibile;

  2. Poi, da poco più di un mese, si è finalmente cominciato a relazionare i nuovi contagi col numero di tamponi effettuati ma, il rapporto fra nuovi contagi e tamponi effettuati nello stesso giorno è stato battezzato e continua ad esserlo come INDICE DI CONTAGIOSITÀ. Questo è un errore che ho tentato in tutti i modi di segnalare ai media e alle testate giornalistiche, ma l'insuccesso è stato sempre garantito: NESSUNO MI HA MAI RISPOSTO! Questo rapporto, omologato dai media, fornisce solo un indicazione sulla relazione giornaliera del numero di nuovi contagi a fronte dei tamponi effettuati: è un rapporto quotidianamente altalenante (vedi fine settimana quando si riduce il numero di tamponi effettuati e parallelamente quello dei nuovi contagi. In assenza di Tamponi non esistono, per quel giorno, contagi!) che non può essere utilizzato per prevedere un andamento e raccontare una storia dei contagi. NON HA ALCUN SIGNIFICATIO ma viene proposto ogni sera dai media ed associato alla "semaforiuzzazione delle Regioni Italiane". CHE DISASTRO!

  3. Si parlò anche dei 21 parametri che indirizzavano le decisioni governative ma, qualche giorno fa, il solito ESPERTO DEI CONSUNTIVI di turno (che faceva costui durante le vacanze estive avallate e pagate con bonus dal governo?) ha dichiarato che erano troppi e che ingeneravano confusione e che quindi bisognava ridurli al massimo a 5. Adesso non se ne parla più! e i 21 parametri sono caduti nel dimenticatoio trascinandosi con se i 5 sopravvissuti e mai identificati magici scampati parametri di controllo! Mi chiedo? Qual'è fu il criterio iniziale utilizzato per colorare le regioni (ricorda il verde scomparso per sommossa popolare) e qual'è quello che oggi ha indotto chi gestisce le leve del comando ad ingiallire alcune regioni arancioni e a fra lamentare quelle che sono rimaste rosse?

  4. L'unico indice, che tiene conto della storia pregressa e che può dare indicazioni sul futuro è quello che propongo da mesi come rapporto fra "la differenza dei positivi del giorno rispetto al giorno precedente" e "il cumulativo dei positivi in quel giorno". In formula:

INDICE DI CONTAGIOSITA = [Positivi(g) - Positivi(g-1))] / Cumulativo_Positivi(g)

  • IC>0 significa Contagio in crescita

  • I=0 significa Contagio azzerato o stabilizzato a quel valore

  • IC<0 significa Contagio in recessione

Adesso vorrei quindi presentarvi due semplici nuovi Grafici che ritengo diano un nuovo contributo alla validazione del mio INDICE DI CONTAGIOSITÀ quando confrontato con quello adottato dai media che io chiamo però come INDICE DI PERICOLOSITÀ:

  • Il primo li relaziona percentualmente nel GRAFICO IMPILATO %LE di seguito presentato:

Come si osserva facilmente, nel periodo del Lockdown, in cui tutti forzatamente avevamo adottato le giuste misure di contenimento, i "grattacieli di NewYork" dell'inizio dei contagi scomparvero all'orizzonte perché l'IC<0 ( Contagio in recessione). La lieta storia però finì presto a seguito della "cicalizzazione" della gente che, felice della scomparsa del coronavirus (convalidata da dichiarazione di "esperi dei consuntivi" dell'epoca) cominciò a partire per serene e felici vacanze pagate (dal bonus governativo) verso lidi estivi esteri già segnalati come pericolosi, dimenticandosi delle limitazioni da seguire.

I "grattacieli di Manhattan" della ripresa dei contagi cominciarono ad apparire già dalla fine di Luglio per raggiungere il massimo alla fine di Agosto. Ma nessun intervento da parte del Governo fu adottato per riadottare quelle misure che ci permisero di rallentarlo qualche mese prima, fra "canti balconati" e plausi per medici e infermieri.

Cliccate QUI per accedere la Grafico Interattivo e verificare i contenuti pandemici.

Come si nota, dopo una prima discesa dei contagi fino alla fine settembre, è iniziata una nuova risalita per poi continuare, i questi ultimi giorni, con una discesa determinata dalle ultime misure del DPCM governativo e, mi auguro anche, di una maggiore presa di coscienza o forse paura della gente.

Oggi i contagi sono negativi e ne prevedo una comparabilità tendenziale per le prossime settimane.

In tutto questo scenario, il fondo del mare blu dell'INDICE DI PERICOLOSITÀ PERCENTUALE (IPP) non gioca alcun ruolo se non quello di raccontarci la relazione quotidiana fra nuovi contagi e tamponi effettuati che, in quest'ultimo mese aumenta perché sono aumentati tantissimo il numero di tamponi effettuati. MA NULLA DI PIU'.

Tra pochi giorni, se l'IC dovesse continuare a essere costantemente negativo (<0), perché i nuovi positivi giornalieri (Variazione giornaliera) diminuiranno, si riproporrà uno scenario grafico paragonabile a quello che avemmo dalla fine di aprila all terza settimana di Luglio. Questo indice IPP che oggi si attesta a valori prossimi al 12% (rapporto ormai stabilizzato) non fornirà più alcuna indicazione sul contagio che verrà individuato solo dal valore quotidiano dichiarato. Per cui questo indice, confuso dai media, NON RAPPRESENTA NULLA!

Vi allego di seguito un grafico con gli stessi INDICI in una forma lineare che permette di interpretarli in un modo diverso ma che raccontano la stessa storia dei valori assoluti.

Prevedo pertanto una stabilizzazione dell'INDICE DI PERICOLOSITÀ, identificato dalla curva BLU, a valori oscillanti tali da restituire una percentuale intorno al 12% e una discesa oscillante intorno allo 0% del vero ed unico indice di controllo dello stato della pandemia rappresentato dalla curva ROSSA dell'INDICE DI CONTAGIOSITÀ!

Cliccate QUI per accedere la Grafico Interattivo e verificare i contenuti pandemici.


Penso che adesso sia veramente chiara e inconfutabile la valenza dell'INDICE DI CONTAGIOSITÀ!

Un saluto

Luigi


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